Il 2018 si è aperto con un cambio di stile: melabyte rinnova il logo e i colori aziendali, le tonalità lampone e grigio delle linee dinamiche hanno preso il posto del più marcato e squadrato logo grigio e rosso.
Il cambiamento non è stato repentino: studiato, desiderato, costruito, e ha richiesto tempo. Tempo che nei primi momenti di apertura dell’attività era assente, energie e considerazioni che lasciavano il posto ai primi passi dell’attività professionale, in cui il focus era orientato ai clienti e ben poco verso l’attività di self branding – che spesso rappresenta il progetto più difficile da realizzare, per mancanza di obbiettività e di (o per la troppa?) autocritica.
Ma il cambio del logo forse coinvolge qualcosa di molto più profondo, rappresenta il desiderio di rinnovamento, o per dire meglio di trasparenza. Riuscire a trasmettere l’identità del nostro lavoro è un obbiettivo complesso, e richiede una grande capacità di analisi su ciò che siamo stati, e la vision di ciò che vogliamo diventare.
Ed ecco che a distanza di due soli, ma intensissimi, anni melabyte si guarda indietro e si proietta in avanti. Accompagnata da un logo dai toni quasi scherzosi, perché il mio lavoro prima di tutto mi piace e mi diverte. Flessibili, perché la creatività abbia sempre spazi in cui muoversi ed espandersi. Spazi rosei e positivi, linee aperte verso i nuovi progetti.
Dicevo che è solo il principio del cambiamento, perché nella testa ci sono sempre tante idee, ma le giornate sono rimaste di ventiquattr’ore. In questi due anni mi sono occupata della comunicazione per le altre imprese… alla comunicazione di melabyte ci hanno pensato i clienti ed i loro progetti:
- 36 siti realizzati
- 63 articoli scritti
- 384 foto pubblicate
- 12 pagine Facebook create
- e gli intramontabili 1460 caffè ☕️ e 1627 mail inviate
La strada percorsa ci aiuta quindi a definire più chiaramente la nuova via da intraprendere: ciò che non funziona o non ci appartiene più va abbandonato, per lasciare il posto a nuove idee ed energie. Io questa energia la percepisco spesso, perché solitamente incontro i miei clienti nel momento in cui vogliono dare vita ad un progetto: un nuovo sito, una nuova attività, un nuovo prodotto… decine di idee da ascoltare e rendere, potenzialmente, visivamente, reali.
L’ascolto è la parola chiave: per un ambito così caratterizzato dalla vista e dall’immagine, si rende necessario prestare attenzione alle richieste e alle aspirazioni di chi cerca la tua professionalità fin nel dettaglio. Un ascolto che deve partire anche dalla propria attività, senza indugi.
Diamo spazio quindi ai nuovi progetti del 2018: nuove collaborazioni, professionalità rinnovata e sempre molta grinta nel proprio lavoro!